Il nostro progetto 18:45 Stop & Click nasce dalla convinzione che le persone che condividono interessi comuni siano in qualche modo unite dal filo rosso delle loro sensazioni, anche se si trovano distanti tra loro.

Per dare corpo a questa idea abbiamo deciso di fotografare, ognuno di noi indipendentemente, ma tutti alla stessa ora, il luogo in cui ci trovavamo o l'azione che stavamo compiendo.

Riteniamo che le 18:45 rappresentino una sorta di punto di svolta nell'arco della giornata, un momento interessante per fotografare situazioni diverse.

Avere a disposizione un solo minuto per fotografare ci ha fatto rendere conto di quante cose possano accadere in un tempo così breve, suscitando discussioni e approfondimenti sulla natura del tempo stesso. Catturare ("appropriarsi", direbbe Susan Sontag) il "qui e ora", anche banale, delle 18:45 propone riflessioni sulla caducità delle cose e sul significato, del tutto relativo, che ognuno di noi dà al "passato e al "presente".

Sapere che, mentre uno di noi sta fotografando una piazza, altre persone che condividono lo stesso interesse stanno fotografando, in perfetto sincronismo*, altri soggetti del tutto diversi tra loro ha creato una sensazione nuova di forte comunione.

* Sincronismo s. m. [dal gr. συγχρονισμός "fatto, avvenimento contemporaneo"] Contemporaneità di svolgimento di azioni e fatti diversi. (Treccani)

18:45

Stop & Click